Inizio del nuovo anno, tempo di bilanci e di classifiche, io voglio proporvi alcuni dischi a mio avviso significativi, non necessariamente nell'ordine in cui sono stati scritti; in generale non è stato un anno memorabile, ma comunque qualcosa di buono è uscito, probabilmente qualcosa me lo sarò perso, ma è veramente difficile se non impossibile riuscire ad ascoltare tutto. Allora partiamo:
DAVID BOWIE – THE NEXT DAY - Alzi la mano chi avrebbe scommesso sul ritorno del Duca Bianco? Probabilmente il miglior Bowie dall'epoca di Scary Monster (1980), davvero non sembra che siano passati così tanti anni; mi piace perché suona come un disco degli anni '80, perché non ha cadute ed è pieno di belle canzoni, "The stars are out (tonight) su tutte. Bentornato!
DAFT PUNK – R.A.M. - Non ho potuto resistere al richiamo di Giorgio Moroder e della chitarrina funcky di Nile Rodgers; finalmente un bel disco di musica dance non cafona, bravi i due misteriori francesi a collaborare con quanto di meglio c'è in giro (Pharell Williams) e produrre un gran bel disco, il brano "Giorgio By Moroder "su tutto.
ARCADE FIRE –REFLEKTOR – La band canadese alla quarta uscita è sempre un bell'ascoltare; anche se non si tratta di un capolavoro, come sempre la base musicale è solida è corposa e i brani molto pop; in Reflektor c'è molto: elettro rock, post disco, ritmi tribali; per me rimangono la cosa più simile ai rimpianti Talking Heads.
THE NATIONAL – TROUBLE WILL FIND ME –L'unica band Americana presente nella lista, THE NATIONAL si confermano un'ottima band indipendente (incidono per la 4AD), non è il loro migliore lavoro ma sufficiente per emergere dal grigiore, è un bel disco orecchiabile con sonorità figlie della new wave anni '80'.
BAUSTELLE – FANTASMA – Disco per voce ed orchestra; lasciati gli inni dei dischi precedenti, i Baustelle producono un disco coraggioso dove il tema dominante è il lato oscuro della vita; Francesco Bianconi è forse il miglior poeta della sua generazione e la musica strizza ogni tanto l'occhio al Maestro Morricone.
NICK CAVE & BAD SEEDS – PUT THE SKY AWAY – Il bardo è tornato! Nick Cave è come il buon vino, migliora invecchiando, le sue canzoni e l'atmosfera dei suoi dischi mi piacciono sempre. ed anche questa volta è sufficiente per figurare tra i top dell'anno.
Buon anno a tutti e arrivederci alla prossima "scheggia".
@aleagnolo