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"Per me recuperare le tradizioni significa fare bene le cose semplici"

Noemi

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L'8 marzo si celebra la giornata internazionale della donna, che comunemente viene nominata "festa della donna". Con questa ricorrenza si ricordano tutte le conquiste sociali e politiche che le donne hanno ottenuto a seguito di lunghe e dolorose lotte. Comunemente si crede che la giornata sia nata per commemorare le operaie morte nel rogo di una fabbrica a New York oppure per ricordare manifestazioni duramente represse  e finite nel sangue; tutte ipotesi smentite ma attualmente diffuse. Si sono pertanto perse di vista le vere motivazioni che hanno portato alla scelta di questa data e soprattutto al percorso di lotta che ha dato origine a questa manifestazione.    

La mimosa.

Oggi diamo per scontato il simbolo della manifestazione: la mimosa. Forse non tutti sanno che è comparsa per la prima volta l'8 marzo 1946, alla fine della guerra, grazie all'idea di tre donne politiche, partigiane, antifasciste e co-fondatrici del partito comunista italiano: Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei.

Quando Luigi Longo, ViceSegretario del P.C.I., chiese alle donne del Partito di scegliere un fiore simbolo della celebrazione, suggerì loro di adottare violette e mughetti come facevano in Francia. Qualcuna propose la magnifica orchidea, ma Teresa Mattei, conscia dell'elevato costo di tale fiore, scelse diversamente e propose la mimosa, fiore povero, diffuso nelle campagne e che, per coincidenza, fiorisce i primi di marzo. Per convincerle inventò anche una leggenda cinese, peraltro inesistente come lei ha poi ammesso durante interviste rilasciate, che raccontava della mimosa quale fiore rappresentativo della gentilezza femminile.

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Per molti anni questo simbolo floreale fu definito "sovversivo" e si rischiavano sanzioni e persino l'arresto per la sua diffusione. Anche nel 1959 quando le donne chiesero nuovamente di istituire una data ufficiale per la commemorazione, tutto cadde nel dimenticatoio.

Fu solo negli anni settanta, con la nascita del movimento femminista, che le donne ottennero il riconoscimento dell'Anno Internazionale delle Donne, l'8 marzo 1975 ed in seguito la "giornata delle nazioni unite per i diritti delle donne e la pace internazionale", l'8 marzo 1977.  

Ma veniamo ai festeggiamenti: come è stato già detto, il vero significato è dimenticato e per molte donne la ricorrenza è solo un'occasione per evadere e rivendicare un intero anno dedicato alle "cure" della famiglia e del marito. Gruppi di donne si scatenano in locali vari, a volte anche alla vista di strip-tease maschili e la festa si riduce ad un evento commerciale. Consiglio un film che ho visto ultimamente, per rinfrescare la memoria di come si è giunti alle conquiste ottenute: "Iron Jawed Angels", in Italia "Angeli d'acciaio", che parla della dura lotta svolta all'inizio del '900 da alcune Suffragettes statunitensi per ottenere in diritto di voto. Ricordo a tal proposito, che in Italia il voto alle donne è stato riconosciuto solo nel 1945, con un Decreto Legislativo del 2 febbraio.

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Sopra la stessa immagine: originale e tratta dal film "Iron Jawed Angels".

 

Ricette per festeggiare.

Anche durante la giornata internazionale della donna ci sono ricette per festeggiare. Tutto ricorda la mimosa ed il suo colore; libero sfogo quindi alla fantasia.

Torte e dolcetti

- Torta mimosa                         torta-mimosa

- Muffins mimosa                     cupcakesmimosa

- Cheesecake con lemon curd    cheesecake-lemon-curd

- Crostata al lime                      crostataingiallo 

- Coppe alla crema diplomatica crema-diplomatica-coppa

 

Un po' di storia.

La giornata internazionale della donna è stata celebrata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909; in alcune città europee nel 1911 ed in Italia nel 1922.

Il 3 maggio 1908 la socialista Corinne Brown diresse eccezionalmente la conferenza che veniva svolta ogni domenica dal partito socialista; durante l'occasione vennero invitate tutte le donne e Corinne Brown ribadì il suo concetto per il quale bisognava allearsi con le "femministe borghesi" (un gruppo di donne che reclamavano il diritto di suffragio), per poter ottenere la liberazione sociale e politica. Il "woman's day" come fu chiamata quella giornata, ebbe seguito grazie al partito socialista americano che indicò di riservare l'ultima domenica di febbraio per la manifestazione per il diritto al voto delle donne. La prima giornata delle donne fu celebrata quindi il 23 febbraio 1909. L'anno dopo le delegate socialiste presenti al Congresso di Copenaghen, proposero l'instituzione di una giornata per la rivendicazione dei diritti delle donne. Ma rimase solo una mozione. 

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In Europa nel frattempo, la lotta si svolgeva in modo differente: il Congresso della II Internazionale Socialista tenutosi nell'agosto del 1907 a Stoccarda, durante il quale si discusse anche la condizione femminile, decise di battersi per l'introduzione del suffragio universale delle donne, alleandosi con i partiti socialisti ma non con le "femministe borghesi". 

La giornata della donna si svolgeva in date differenti: in Russia si svolse a San Pietroburgo il 3 marzo 1913 e fu repressa duramente; in Austria, Germania, Svizzera e Danimarca fu celebrata il 19 marzo 1911 per ricordare le promesse di riconoscimento del diritto di voto alle donne che il re di Prussia fece dopo la rivoluzione del 1848; in Francia il 18 marzo 1911. Solo in Germania la giornata fu ripetuta per la seconda volta l'8 marzo 1914, giorno dell'inizio di una settimana di proteste; ed in Francia il 9 marzo 1914, organizzata dal partito socialista.

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Dopo la parentesi della prima guerra mondiale, le donne di San Pietroburgo manifestarono nuovamente l'8 marzo 1917, rivendicando la fine della guerra: questa volta non ci fu repressione e si susseguirono manifestazioni di protesta di ogni tipo che diedero il via alla "Rivoluzione Russa di Febbraio", che portò alla caduta del regime Zarista.

Fu così che venne fissata la data dell'8 marzo quale data della "giornata internazionale dell'operaia".

E veniamo all'Italia: fu commemorata grazie al "Partito Comunista d'Italia" solo nel 1922, il 12 marzo.

In seguito, a causa del forte significato politico ed alle vicissitudini della seconda guerra mondiale, le reali ragioni della nascita della giornata internazionale della donna vennero dimenticate per far posto alle "leggende" descritte all'inizio ed ai festeggiamenti più spensierati che noi tutti celebriamo.

 

Detti e proverbi.

Anche questa ricorrenza ci sono detti e proverbi, ma soprattutto frasi celebri.

- "Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell'avere a che fare con gli uomini" - Joseph Conrad.

- "La vita di una donna è la storia di tanti sentimenti" - Washington Irving.

- "Tutti i ragionamenti degli uomini non valgono un sentimento della donna" - Voltaire.

- "Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese" - Oscar Wilde.

- "Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna? Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa" - Mark Twain.

- "Dietro ad un grande uomo, c'è sempre una grande donna" - Virginia Wolf

 

Proverbi italiani:

- Non vi è donna senza amore.

- Chi dice donna dice guai, chi dice uomo peggio che mai.

- Tre donne fanno un mercato, quattro donne fanno una fiera.

- Le donne dicono sempre il vero, ma non lo dicono tutto intero.

- Astuzia di donne le vince tutte. E anche: le donne ne sanno una più del diavolo. (Riconoscono la furbizia delle donne).

Proverbio cinese: il cuore di una donna è sfuggente come una goccia d'acqua su una foglia di loto. Il detto sottolinea la sfuggevolezza del cuore femminile, sensibile, generoso, incomprensibile e complicato.

 

E non mancano le frasi "umoristiche":

- "La bigamia è avere una moglie di troppo. La monogamia, lo stesso" - Oscar Wilde.

- "Un uomo sulla luna non sarà mai interessante quanto una donna sotto il sole" - Leopold Fechtner.

- "Se una donna si guarda spesso allo specchio, può darsi che non sia tanto un segno di vanità, quanto di coraggio" - Mark Twain.

 

 

 Noemi - By C&M

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